Ecologia integrale e impegno civico dei Cristiani. La sfida possibile – Martedì 29 ottobre, ore 21.00

Ecologia integrale, intesa nel senso di una “ecologia” dei rapporti umani e della relazione fra l’uomo e la natura, o integralismo ecologico che spesso vede l’uomo quasi come un pericoloso parassita per la Terra?

 

Esiste una “visione cristiana” della questione ecologica di cui tanto si parla oggi che comprenda chiaramente quelle dimensioni umane e sociali inscindibilmente legate con la questione ambientale?

 

Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?

 

Queste domande non riguardano solo l’ambiente in modo isolato, perché non si può porre la questione in maniera parziale, e questo conduce a interrogarsi sul senso dell’esistenza e sui valori alla base della vita sociale: per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?»

 

Per cercare di fare un po’ di chiarezza su questi importanti temi siamo invitati

 

MARTEDI’ 29 OTTOBRE alle ore 21 in chiesa

 

La giornalista e scrittrice Costanza Miriano e Giovanni Marcotullio caporedattore del quotidiano “La Croce”, ispirandosi all’ultima enciclica scritta da papa Paolo VI la Humanae Vitae ed all’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, affronteranno queste domande così importanti e necessarie per accrescere una coscienza ecologica orientata alla speranza per il futuro della società che passi attraverso uno sviluppo umano integrale “volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo” (Paolo VI, 1967, n.14).

 

In questo tempo i cristiani hanno una grande missione poiché hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari per coniugare concretamente estetica ed etica, scienza e tecnica, teoria e prassi.

 

Questo “dovere” è stato descritto alla perfezione da Papa Francesco in due numeri della Laudato si’:

 

“La grande ricchezza della spiritualità cristiana, generata da venti secoli di esperienze personali e comunitarie, costituisce un magnifico contributo da offrire allo sforzo di rinnovare l’umanità. Desidero proporre ai cristiani alcune linee di spiritualità ecologica che nascono dalle convinzioni della nostra fede, perché ciò che il Vangelo ci insegna ha conseguenze sul nostro modo di pensare, di sentire e di vivere. Non si tratta tanto di parlare di idee, quanto soprattutto delle motivazioni che derivano dalla spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo. Infatti non sarà possibile impegnarsi in cose grandi soltanto con delle dottrine, senza una mistica che ci animi, senza «qualche movente interiore che dà impulso, motiva, incoraggia e dà senso all’azione personale e comunitaria».[151] Dobbiamo riconoscere che non sempre noi cristiani abbiamo raccolto e fatto fruttare le ricchezze che Dio ha dato alla Chiesa, dove la spiritualità non è disgiunta dal proprio corpo, né dalla natura o dalle realtà di questo mondo, ma piuttosto vive con esse e in esse, in comunione con tutto ciò che ci circonda.

Se «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi»,[152] la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore. Tuttavia, dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.”

Papa Francesco, Laudato Sì

 

 QUI’ puoi scaricare l’Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco

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